Investire bene: gli errori mentali da considerare

Quando si tratta di soldi, non sempre la testa ci aiuta come dovrebbe. Sembra strano, ma è così. Anche se siamo convinti di essere razionali, in realtà la nostra mente spesso cerca scorciatoie per decidere più in fretta. E il risultato? Scelte poco lucide, errori, e qualche rimpianto.

In questo articolo voglio parlarti di due trappole mentali molto comuni che riguardano anche chi inizia a investire:
🔹 l’euristica della disponibilità
🔹 il bias di conferma

Vediamole insieme, con esempi pratici e consigli per evitarle.

🧠 Le scorciatoie mentali: amiche o nemiche?

Hai mai pensato che l’aereo sia il mezzo più pericoloso al mondo?
Probabilmente sì. Ma i dati raccontano un’altra storia: molti più incidenti avvengono su strada, con auto, moto e bici. E allora perché ci viene da pensare subito all’aereo?

Perché ogni volta che c’è un incidente aereo, i media ne parlano per giorni. Ti resta in testa. Lo colleghi subito al pericolo. È qui che entra in gioco la euristica della disponibilità.

🔍 Euristica della disponibilità: “Ne parlano tutti, quindi è vero”

Questo meccanismo mentale ci porta a dare più peso alle informazioni che ricordiamo meglio, anche se non sono le più affidabili.

Esempio reale: quando tutti parlavano delle “meme stocks” come GameStop, molti investitori si sono buttati a occhi chiusi su quei titoli… solo perché ne avevano sentito parlare ovunque – sui social, nei tg, nei bar. Stesso ragionamento vale per Bitcoin e BTP.

Ma investire così è come scegliere un ristorante solo perché è su TikTok, senza guardare il menù o le recensioni vere.

📣 Bias di conferma: “Vedi? Avevo ragione io!”

Un’altra trappola molto comune è quella del bias di conferma. In pratica: quando crediamo in qualcosa, cerchiamo solo le informazioni che confermano la nostra idea, ignorando tutto il resto.

Esempio tipico: decidi che vuoi investire in un fondo tecnologico. Da quel momento, leggerai solo gli articoli che parlano di quanto l’AI stia rivoluzionando il mondo, e ignorerai quelli che segnalano i rischi di una possibile bolla tech. Perché? Perché vuoi avere ragione, punto.

🔄 Bias e investimenti: una coppia pericolosa

Queste due trappole sono molto comuni tra chi inizia a investire da solo. I numeri lo confermano:
Secondo uno studio americano, l’88% degli investitori cade nell’euristica della disponibilità e il 78% nel bias di conferma. Numeri altissimi!

E spesso non si fermano lì. I bias sono un po’ come le ciliegie: uno tira l’altro. Ti convinci che un certo investimento sia buono, lo vedi ovunque, poi magari lo stanno facendo anche i tuoi amici... e finisci per seguire il gregge.

🛑 Come difendersi da queste trappole?

Nessuno può eliminare del tutto i bias cognitivi, fanno parte di come funziona il nostro cervello. Ma possiamo imparare a riconoscerli e ridurne l’impatto.

Ecco qualche consiglio utile:

Formati: più conosci la finanza, più diventi consapevole delle tue scelte.
Fatti domande scomode: sto seguendo i dati o le emozioni?
Confrontati con un esperto: un consulente finanziario può aiutarti a vedere ciò che tu ignori. A volte basta una seconda opinione per cambiare rotta.
Fai un check mentale: prima di investire, chiediti: “Sto cercando solo conferme o sto valutando tutto?”

💬 In conclusione

Investire bene non significa essere perfetti, ma essere consapevoli. Le scorciatoie mentali sono parte di noi, ma possiamo allenarci a riconoscerle. Come quando impari a non fare la spesa a stomaco vuoto: è una piccola regola che può fare una grande differenza.

Vuoi evitare errori? Non investire d’istinto. Ragiona, confrontati e pianifica. Perché i tuoi soldi meritano rispetto e strategia.

Se vuoi approfondire il tema e scoprire come strutturare al meglio i tuoi investimenti, scrivimi: possiamo fissare una consulenza gratuita e valutare insieme i tuoi obiettivi.

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